Chi ha inventato la macchinetta per i tatuaggi?
Al giorno d’oggi moltissime persone hanno almeno un tatuaggio; c’è chi lo vede come una vera e propria forma d’arte, chi come un modo per tenere impresso e indelebile un ricordo, una persona importante. Le macchinette che vengono utilizzate dai tatuatori sono sempre più all’avanguardia, ma scopriamo come era fatta la prima e chi ebbe l’idea di progettarla.
Samuel F. O’ Reilly era un famoso artista newyorkese al quale si deve l’invenzione di uno dei primi modelli di macchina elettrica per tatuaggi nel 1891. Trasse ispirazione dalla penna elettrica inventata da Thomas Edison pochi anni prima, più precisamente nel 1876; questa faceva parte di un sistema di duplicazione dei documenti usato dalle aziende e utilizzava un motore alternativo ad alta velocità per azionare un singolo ago senza utilizzo dell’inchiostro.
Nel 1891, quindi, Samuel O’Reilly pensò di sfruttare l’invenzione di Edison per portare alla luce la prima macchinetta per tatuaggi. Come fece? Prese questa invenzione, aggiunse più aghi e un serbatoio di inchiostro e riuscì ad ottenere un brevetto negli Stati Uniti.
Tuttavia non è certo di chi sia il merito per il reale sviluppo della macchinetta per tatuaggi. Infatti contemporaneamente a O’Reilly un altro tatuatore, Charlie Wagner, vissuto nello stesso periodo e nella stessa parte degli Stati Uniti, sviluppò un progetto simile rifacendosi sempre ad Edison.
Questo dispositivo rivoluzionario chiamato Macchinetta per tatuaggi è stato estremamente innovativo ed ha aperto le porte a una nuova generazione nel mondo del tatuaggio.
L’ELETTROMAGNETISMO NELLA MACCHINETTA PER TATUAGGI
Nel 1929, Percy Waters brevettò un nuovo design che ricorda da vicino la moderna macchina per tatuaggi. La sua macchinetta includeva due bobine elettromagnetiche disposte parallelamente su di un telaio metallico, una protezione contro le scintille (antenato dell’odierno condensatore), alcune molle e un interruttore on / off.
Waters è stato un tatuatore di successo a Detroit, nel Michigan, dove ha anche gestito uno studio di tatuaggi per quasi trent’anni.
LE MACCHINETTE AL GIORNO D’OGGI
La macchinetta per tatuaggi si è evoluta e perfezionata poi nel tempo mantenendo comunque di base i principi della prima. Ad oggi le principali tipologie di macchinetta per tatuaggi sono due:
- Macchinetta a bobine: è composta da un telaio metallico, due bobine su cui sono avvolti dei fili conduttori di rame, un condensatore elettrico e delle molle. Tale meccanismo sfrutta l’elettromagnetismo dovuto alla corrente che carica e scarica rapidamente i fili di rame. Tale alternanza permette il movimento di una barra metallica sulla quale è fissato l’ago.
- Macchinetta rotativa: sfrutta un motore elettrico all’estremità del quale è fissato un cuscinetto su cui è innestato l’ago (rotativa diretta). Alcune varianti prevedono il montaggio di una barra metallica o in plastica che simula la struttura della macchinetta a bobina.